venerdì 30 agosto 2019

Il Lupo Rosso di Liza Marklund

Il Lupo Rosso di Liza Marklund Annika Bengtzon

Pubblicato in Svezia nel 2003, è il quinto libro del novero di gialli, scritti da Liza Marklund, che ha per protagonista la giornalista Annika Bengtzon, personaggio che ha avuto fortuna non solo nei libri, ma anche sul grande schermo e in tv con la serie "Annika Bengtzon: Crime Reporter".

In Italia questo titolo è stato pubblicato nel 2008 da Marsilio, la casa editrice che ha fatto scoprire al grande pubblico il giallo svedese, benché la Marklund sia stata pubblicata in Italia per la prima volta nel 2000 da Mondadori.

La trama del giallo svedese Il Lupo Rosso

Tutto parte dagli anni Sessanta e da un attacco terroristico alla base aerea F21 di Luleå, una piccola città vicina al circolo polare artico.

È qui che finirà Annika, giornalista di inchiesta del quotidiano svedese La Stampa della Sera, per incontrare un suo collega di un giornale del luogo che, pare, abbia notizie da darle. Il problema è che, quando Annika a Luleà, scopre che l'uomo è morto, investito da un auto pirata.

L'indagine inizia qui. Annika Bengtzon finirà per immergersi in storie legate ai movimenti terroristi di estrema sinistra, e maoisti in particolare, che avevano insanguinato la Svezia fra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta.

La sua sarà la caccia a un assassino senza volto, il quale sembra essere rispuntato da un lontano passato per continuare a uccidere. 

Il Lupo Rosso: la critica al giallo

C'è chi afferma che Il Lupo Rosso sia il 'pezzo' migliore di Liza Marklund, altri, al contrario, lo ritengono un romanzo troppo artificioso ed eccessivamente lungo nelle storie parallele che narra.

Per quanto io poco sopporti Annika (irritante il suo avvertire le voci degli angeli...), trovo le critiche ingenerose. Il romanzo è costruito con intelligenza e una sorta di potenza geometrica, tanto che il lettore, all'ultima pagina del libro, non potrà che essere soddisfatto delle 494 pagine lette.

La trama del romanzo è verosimile e anzi, la realtà potrebbe benissimo superare la fantasia creativa: basti pensare ai segreti, alle trame eversive, ai misteri dei nostri anni bui del terrorismo.


Chi trova le storie parallele, che comunque si agganciano all'itinerario principale, troppo pesanti, dovrebbe ammettere di aver sbagliato scaffale in libreria: il giallo svedese non per lui (o per lei).
A cominciare dalla Trilogia di Stieg Larsson, una delle peculiarità del romanzo giallo svedese è proprio quella di approfondire e affiancare la storia principale con tante altre storie, le quali possono riguardare non solo il persnaggio principale, anche quelli secondari.

Anche l'ambientazione è ben tratteggiata, a volte si ha l'impressione davvero di essere nel grigio, cupo, glaciale inverno svedese.

Il Lupo Rosso di Liza Marklund: la protagonista Annika Bengtzon

Qualche riga sulla protagonista, Annika Bengtzon. La giornalista uscita dalla penna di Liza Marklund può rimanere simpatica o no, può piacere o no, ma, in ogni caso, si deve riconoscere all'autrice svedese una straordinaria capacità di creare caratteri realistici, verosimili.

Annika è una donna trentenne, giornalista con solidi principi morali, ma disposta a far carte false pur di arrecari danni all'amante del marito. Può rinunciare alla carriera, ma non alla prima pagina.

Coraggiosa, Annika Bengtzon riesce a superare gli ostacoli non perché sia una sorta di superwoman, ma perché è tenace, non molla la presa (in una intervista, la Marklund la definì un "carro armato con i tacchi a spillo"), nonostante i suoi dubbi, le incertezze, le debolezze, le manie. Insomma, è umana, e in lei ci si può riconoscere.


Liza Marklund, Il Lupo Rosso, Marsilio, 2008.
Pagine 494, Traduzione di Laura Cangemi


giovedì 1 agosto 2019

Alla deriva di Agatha Christie

Recensione giallo Agatha Christie, Alla deriva, Mondadori, 1982
A Londra, nel corso di un’incursione aerea, Gordon Cloade rimane ucciso da una bomba. Il suo ingente patrimonio sta per passare alla giovane vedova Rosaleen; ma la schiera di parenti di Cloade, abituati a dipendere finanziariamente dal defunto, si sente defraudata di un’eredità cui, secondo loro, la donna non ha diritto.
E iniziano a circolare voci sul primo marito di Rosaleen, misteriosamente scomparso in Africa. Se non fosse morto? Se Rosaleen fosse bigama non erediterebbe nulla da Cloade…

Pubblicato nel 1948, dunque nell'immediato secondo dopoguerra, Alla deriva parte proprio da un allarme aereo e da un bombardamento che uccide alcune persone. Siamo di fronte a uno dei romanzi della maturità della Christie.